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HO VISSUTO IN 9 PAESI NEL MONDO E DAL 1991 RISIEDO IN BRASILE, MIO PAESE D’ELEZIONE. IL BRASILE É PER VIVERE MEGLIO E PIÙ FELICI ED INCONTRARE REALI PRIORITA'. È PER SMETTERE DI LAVORARE PENSANDO COSTANTEMENTE A QUEI 20 GIORNI DI VACANZA ALL’ANNO INVECE DI VIVERE E LAVORARE IN UN LUOGO CHE CI SODDISFA TANTO DA NON AVER BISOGNO D’ANDARE IN VACANZA. IN ITALIA LE PERSONE VIVONO MALE E NON SONO FELICI, ALL’OPPOSTO I BRASILIANI SONO RISULTATI IN ASSOLUTO LA POPOLAZIONE CON PIÙ SODDISFAZIONE/FELICITÂ/SPERANZA NEL FUTURO. RACCONTO ESPERIENZE E COSA SUCCEDE DA QUESTE PARTI. MAGARI DECIDETE DI VENIRCI A VIVERE PURE VOI.

lunedì 28 gennaio 2013

COME OTTENERE UN VISTO PER LAVORO IN BRASILE

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Ritorno nuovamente sulla questione del visto per il Brasile. In altri post che potete trovare tutti insieme cliccando sulla categoria Residenza/permessi ho esposto varie modalità/possibilità per l’ottenimento del visto permanente in Brasile, matrimonio, investimento etc.
Ugualmente ho scritto altri post sull’argomento lavorare in Brasile, li trovate sotto la categoria ‘lavoro’
Qui invece voglio trattare la questione dell’ottenimento del visto temporaneo.
Consiste in un permesso che consente di soggiornare e lavorare in Brasile per motivi di lavoro per la durata del lavoro stesso in Brasile.
Quindi in questo caso abbandonate le fantasie di trasferirsi in Brasile per abbronzature sulla spiaggia dal mattino alla sera bevendo caipirinhas sotto una palma da cocco e dando soddisfazione alle molteplici ragazze che attaccano bottone con voi, o lavorate o niente visto temporaneo per lavoro, chiuso il discorso (ma non deprimetevi troppo, non lavorerete certo tutte le 24 ore!). Giusto? Quasi, poi vedremo perchè... 
La pratica per l’ottenimento di questo visto va iniziata dall’impresa che ha intenzione d’assumervi (non raccontategli le vostre fantasie, mi raccomando!) e il visto viene apposto direttamente dal Consolato Brasiliano prima della vostra partenza.
Per ottenere il visto l’impresa deve presentare tutta la documentazione relativa alla faccenda: certificazioni quali quelle anagrafiche, titoli di studio, precedenti contratti di lavoro comprovanti l’idoneità dell’esperienza lavorativa tali da giustificare l’incarico affidato dal candidato in Brasile.
E’ sempre l’impresa che deve incamminare la pratica presso gli uffici del Ministero del Lavoro.
A volte non è sufficiente incamminare tutta la documentazione (come già detto non da voi ma dall’impresa) per ottenere velocemente il visto. 
Anche da queste parti tutte le pratiche sono soggette all’arbitrio ed alle decisioni degli uffici competenti, sono molto attenti alla veridicità della documentazione che riceve (ma con un poco di fantasia e “saper fare”...). Se il Ministero lo ritiene utile, documenti ed ulteriori requisiti possono essere aggiunti alla richiesta. Per esempio il Consolato può richiedervi di effettuare con loro un colloquio prima di concedere il visto.
Quanto dura la pratica? Il tempo minimo sono 5 giorni ma purtroppo non esiste un massimo.
Secondo la legge vigente chi è in possesso di un visto temporaneo ha la facoltà di portarsi gli oggetti personali e le attrezzature professionali ma non gli autoveicoli (non fate i furbi dicendo che siete tassisti...). 
Una volta che il Ministero del lavoro ha approvato la vostra domanda, devono essere soddisfatti una serie di altri requisiti affinchè venga ufficialmente riconosciuto il visto per il lavoro:
  • Un passaporto valido con una data di scadenza di almeno sei mesi oltre la data prevista per l'arrivo in Brasile. Deve inoltre avere almeno 2 pagine vuote.
  • Due moduli di domanda di visto per richiedente, compilati nella loro interezza. Questi possono essere dattiloscritti o stampati, e devono essere datati e firmati dal soggetto richiedente.
  • Una tassa di visto non rimborsabile di $ 100.00 (USD.)
Una volta ottenuto il vostro visto temporaneo non potrete però aprire un’impresa individuale, ne essere amministratori, proprietari e gerenti di società ( ma esistono i prestanome o no?).
Altra limitazione è quella che potete ricevere uno stipendio solamente dall’impresa che vi ha contrattato.
Quindi o fate i bravi e seguite, adempite ed osservate tutte le varie pastrocchie burocratiche o...
Diciamo che se avete due solducci e stufi di arrancare in patria volete cambiar vita e stabilirvi in Brasile, potreste conoscere qualcuno con un’impresa (ristorante per esempio) che sia disposto ad assumervi per finta come cuoco,  dovreste pagargli le sue spese di contributi sociali mensili (mica gran cosa), farvi un curriculum di super chef e tutto dovrebbe filar liscio. In questo caso potremmo ritrovarci sotto quella famosa palma da cocco delle vostre fantasie....
Anni fa possedevo dei ristoranti che però nel frattempo ho venduto...mi dispiace.
Naturalmente se invece siete uomini ‘tutti d’un pezzo’ , pieni di sani e granitici principi d’osservanza di qualsiasi legge imposta dall’autorità, se vi rammaricate che le tasse non siano più alte e di vostra iniziativa dichiarate il falso per pagarne sempre di più del dovuto, se siete più Monti di Monti....bhe, fate finta di non aver letto il paragrafo precedente, comunque non potremmo mai diventar amici.

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