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HO VISSUTO IN 9 PAESI NEL MONDO E DAL 1991 RISIEDO IN BRASILE, MIO PAESE D’ELEZIONE. IL BRASILE É PER VIVERE MEGLIO E PIÙ FELICI ED INCONTRARE REALI PRIORITA'. È PER SMETTERE DI LAVORARE PENSANDO COSTANTEMENTE A QUEI 20 GIORNI DI VACANZA ALL’ANNO INVECE DI VIVERE E LAVORARE IN UN LUOGO CHE CI SODDISFA TANTO DA NON AVER BISOGNO D’ANDARE IN VACANZA. IN ITALIA LE PERSONE VIVONO MALE E NON SONO FELICI, ALL’OPPOSTO I BRASILIANI SONO RISULTATI IN ASSOLUTO LA POPOLAZIONE CON PIÙ SODDISFAZIONE/FELICITÂ/SPERANZA NEL FUTURO. RACCONTO ESPERIENZE E COSA SUCCEDE DA QUESTE PARTI. MAGARI DECIDETE DI VENIRCI A VIVERE PURE VOI.

martedì 6 novembre 2012

IN BRASILE SCONTO DI PENA SE IL DETENUTO STUDIA

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Delinquenza in Brasile, se ne parla molto, ma al riguardo vi sono anche notizie di esempio per il mondo. In Brasile hanno recentemente approvato una legge che stabilisce uno sconto di pena qualora un detenuto nelle carceri brasiliane legga un libro al mese di letteratura, filosofia o scienza. Poi dovrà fare una relazione scritta <con proprietà di linguaggio e accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso> così da usufruire di quattro giorni di sconto pena. Sono quindi dodici libri in un anno che permettono di abbonare un totale di 48 giorni di carcere. Bella notizia, è proprio il caso di dire che la cultura rende liberi!
Altra disposizione di recente applicazione, sempre a riguardo della legislazione carceraria brasiliana, stabilisce un aiuto finanziario mensile per ogni figlio a carico di un detenuto nelle carceri brasiliane, non conosco però l’ammontare del sussidio. 
Sono disposizioni  eloquenti tra molte altre di fondamentale importanza (multi-culturalismo, accettazione piena e concreta delle differenze etniche,religiose, di pensiero, etc. , non razzismo, senso comune della solidarietà, …) della civiltà, lungimiranza e intelligenza sociale che anima il Brasile, non ne ho sentito di simili nel resto del mondo. Tanto di cappello al nuovo Brasile, sempre più concretamente attento ai problemi sociali e ad un civilismo non solo di facciata.
Credetemi, il Brasile non è solo samba, meravigliosi sederi di mulatas, caipirinha, travesti e carnevale (per i quali sono contentissimo che si eccella).
Sono orgoglioso di farne parte come residente e cittadino acquisito di fatto e di passione da oltre vent’anni. 
Tralascio ampi superflui discorsi sui paragoni e giudizi con le corrispondenti direzioni dell’attuale “cultura” della barbara Italia” tanto tronfiamente orgogliosa dei suoi due mila e passa anni di storia, così ben incamminata e fiera nella filosofia del “Tolleranza zero“ ormai perfettamente introiettata dalla maggior parte degli Italiani. Per me invece, quest'ultima sì, è un bel segnale di sub cultura italica da provincetta dittatoriale di quarta categoria.
Giusto questa mattina ascolto la radio e apprendo che in Italia si sono spesi sino ad ora solo per l'introduzione del braccialetto per detenuti all'arresto domiciliare la ragguardevole somma di 110 milioni di Euro (110!) che ha permesso di fornire il suddetto braccialetto a ben 6, dico 6 detenuti, circa quindi al costo di 18,5 milioni di euro per ogni braccialetto! Grande, grande, solo l'Italia sà fare le cose così in grande!
Non solo: recentemente il governo Monti (che per risparmiare abolisce i contributi per l'assistenza domiciliare ai malati di SLA) ha approvato il finanziamento per altri 9 milioni alla Telecom, sempre per i famosi (6) braccialetti (beh, tanto poco fa ha approvato di continuare i finanziamenti per altri 5 anni alle faccende del ponte dello stretto di Messina. Ancora? Si, ancora). Supergrande, l'impegno e l'interesse italiano per l'applicazione di un sistema carcerario civile! Tutto qui? Certo che no, sento personalmente che il presidente del maggior sindacato delle guardie carcerarie italiane, intervistato sulla faccenda dei braccialetti grida allo sperpero e che i soldoni avrebbero potuto servire a migliorare la situazione drammatica del sistema penitenziario. Oh, ecco, finalmente, sentiamo come: per esempio utilizzarli per comprare nuovi e più moderni furgoni ed autovetture per le guardie!(sue parole ascoltate personalmente dal vivo). Roma caput mundi.

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