Una
possibilità in più, ve la riporto fresca fresca: la Camera dei Deputati del
Brasile sta analizzando la
Proposta di Emendamento Costituzionale (PEC) 119/11,che
permette agli stranieri che sono residenti in Brasile da più di cinque anni di
votare alle elezioni amministrative comunali della città in cui abitano.
Oltre
al diritto di voto attivo, cioè di poter votare, la proposta consentirebbe
anche, allo straniero che abiti nel paese da più di dieci anni, di candidarsi
alle cariche di sindaco e consigliere comunale.
Secondo l’autore della proposta
lo straniero che ha legale residenza in Brasile da almeno cinque anni dimostra
di avere creato vincoli con la società brasiliana, essendo quindi giusto farlo partecipare alle elezioni locali come
votante, “Queste elezioni sono importanti per il giudizio e la valutazione dei
servizi pubblici nei quali gli stranieri con la residenza in Brasile devono avere
diritti pieni”, viene argomentato.
Per
il deputato che ha presentato la proposta dare la possibilità agli stranieri residenti in Brasile da più di dieci anni, la possibilità di essere candidato
alle elezioni è “anche uno stimolo alla sua naturalizzazione, che è la piena
integrazione sociale e politica alla comunità nazionale”. Si sottolinea che le
cariche elettive comunali hanno un carattere prevalentemente amministrativo
locale, quindi la proposta non avrebbe nessuna possibilità di ferire la
sovranità nazionale.
Con
sincerità il fatto che sia possibile avere sindaci italiani a capo di un comune
brasiliano non mi entusiasma assolutamente. Non vorrei rischiare di ritrovarmi con la
classica conduzione politica italiana pure in Brasile. Dovrei cambiare comune
di residenza... le cose brutte si moltiplicano e contaminano in fretta!
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