Delinquenza in Brasile, se ne parla molto, ma al riguardo vi
sono anche notizie di esempio per il mondo. In Brasile hanno recentemente
approvato una legge che stabilisce uno sconto di pena qualora un detenuto nelle
carceri brasiliane legga un libro al mese di letteratura, filosofia o scienza.
Poi dovrà fare una relazione scritta <con proprietà di linguaggio e
accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso> così da usufruire
di quattro giorni di sconto pena. Sono quindi dodici libri in un anno che
permettono di abbonare un totale di 48 giorni di carcere. Bella notizia, è
proprio il caso di dire che la cultura rende liberi!
Altra disposizione di recente applicazione, sempre a
riguardo della legislazione carceraria brasiliana, stabilisce un aiuto
finanziario mensile per ogni figlio a carico di un detenuto nelle carceri
brasiliane, non conosco però l’ammontare del sussidio.
Sono disposizioni eloquenti tra molte altre di fondamentale
importanza (multi-culturalismo, accettazione piena e concreta delle differenze
etniche,religiose, di pensiero, etc. , non razzismo, senso comune della
solidarietà, …) della civiltà, lungimiranza e intelligenza sociale che anima il
Brasile, non ne ho sentito di simili nel resto del mondo. Tanto di cappello al
nuovo Brasile, sempre più concretamente attento ai problemi sociali e ad un
civilismo non solo di facciata.
Credetemi, il Brasile non è solo samba, meravigliosi sederi
di mulatas, caipirinha, travesti e carnevale (per i quali sono contentissimo
che si eccella).

Tralascio ampi superflui discorsi sui paragoni e giudizi con
le corrispondenti direzioni dell’attuale “cultura” della barbara Italia” tanto
tronfiamente orgogliosa dei suoi due mila e passa anni di storia, così ben
incamminata e fiera nella filosofia del “Tolleranza zero“ ormai perfettamente introiettata
dalla maggior parte degli Italiani. Per me invece, quest'ultima sì, è un bel segnale
di sub cultura italica da provincetta dittatoriale di quarta categoria.
Giusto questa mattina ascolto la radio e apprendo che in Italia si sono spesi sino ad ora solo per l'introduzione del braccialetto per detenuti all'arresto domiciliare la ragguardevole somma di 110 milioni di Euro (110!) che ha permesso di fornire il suddetto braccialetto a ben 6, dico 6 detenuti, circa quindi al costo di 18,5 milioni di euro per ogni braccialetto! Grande, grande, solo l'Italia sà fare le cose così in grande!
Non solo: recentemente il governo Monti (che per risparmiare abolisce i contributi per l'assistenza domiciliare ai malati di SLA) ha approvato il finanziamento per altri 9 milioni alla Telecom, sempre per i famosi (6) braccialetti (beh, tanto poco fa ha approvato di continuare i finanziamenti per altri 5 anni alle faccende del ponte dello stretto di Messina. Ancora? Si, ancora). Supergrande, l'impegno e l'interesse italiano per l'applicazione di un sistema carcerario civile! Tutto qui? Certo che no, sento personalmente che il presidente del maggior sindacato delle guardie carcerarie italiane, intervistato sulla faccenda dei braccialetti grida allo sperpero e che i soldoni avrebbero potuto servire a migliorare la situazione drammatica del sistema penitenziario. Oh, ecco, finalmente, sentiamo come: per esempio utilizzarli per comprare nuovi e più moderni furgoni ed autovetture per le guardie!(sue parole ascoltate personalmente dal vivo). Roma caput mundi.
Giusto questa mattina ascolto la radio e apprendo che in Italia si sono spesi sino ad ora solo per l'introduzione del braccialetto per detenuti all'arresto domiciliare la ragguardevole somma di 110 milioni di Euro (110!) che ha permesso di fornire il suddetto braccialetto a ben 6, dico 6 detenuti, circa quindi al costo di 18,5 milioni di euro per ogni braccialetto! Grande, grande, solo l'Italia sà fare le cose così in grande!
Non solo: recentemente il governo Monti (che per risparmiare abolisce i contributi per l'assistenza domiciliare ai malati di SLA) ha approvato il finanziamento per altri 9 milioni alla Telecom, sempre per i famosi (6) braccialetti (beh, tanto poco fa ha approvato di continuare i finanziamenti per altri 5 anni alle faccende del ponte dello stretto di Messina. Ancora? Si, ancora). Supergrande, l'impegno e l'interesse italiano per l'applicazione di un sistema carcerario civile! Tutto qui? Certo che no, sento personalmente che il presidente del maggior sindacato delle guardie carcerarie italiane, intervistato sulla faccenda dei braccialetti grida allo sperpero e che i soldoni avrebbero potuto servire a migliorare la situazione drammatica del sistema penitenziario. Oh, ecco, finalmente, sentiamo come: per esempio utilizzarli per comprare nuovi e più moderni furgoni ed autovetture per le guardie!(sue parole ascoltate personalmente dal vivo). Roma caput mundi.
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