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Qualche
giorno fa un lettore scrivendo un commento sull’altro mio
blog, VIVERE ALL’ESTERO (andate a vederlo, sicuro vi interesserà),
mi chiedeva conferma sui tassi d’interessi bancari in Brasile, insomma, se è ancora vantaggioso investire in Brasile mettendo i soldi in banca. Come vanno le rendite finanziarie in Brasile? Gli
rispondo qui a VIVERE IN BRASILE già che ormai tutto ciò che ha a
che vedere col Brasile lo pubblico su questo blog. Il lettore
faceva riferimento a post e commenti vari un po’ datati, le
faccende nel frattempo sono cambiate e riguardo gli interessi
bancari in Brasile, non poco.
Attualmente
gli interessi praticati sono l’8% annuo con un’inflazione
dichiarata del 4,5%.
Ben altra
cosa rispetto solo ad un anno fa quando gli interessi annui si
attestavano ad oltre il 12% il che concedeva, scontando l’inflazione,
di ricavare al netto sul capitale investito quasi l’8% annuo, senza
vincoli, con un semplice deposito in un libretto di risparmio
(poupança).
Se si
possedeva un gruzzoletto e non si fosse spendaccioni questo
permetteva di vivere di rendita specialmente se non si avesse scelto
Rio de Janeiro o Sao Paulo per abitare, al proposito leggete il post:
CLASSIFICA SUL COSTO DI VITA IN BRASILE dove trovate la statistica sulle città più
o meno care in Brasile.
Ora
purtroppo non è più così e con questi tassi è meglio pensare ad
investimenti finanziari a medio-lungo termine o al mercato azionario
che dovrebbero (al condizionale sottolineato…) rendere un po
meglio(se siete disposti a rischiare…).
Gli
analisti finanziari prevedono che gli interessi cadranno un altro
mezzo punto per la fine dell’anno.
La
riduzione degli interessi è stata una delle principali mete nel
settore economico del governo del presidente Dilma Rousseff.
E poi?
Bisognerebbe poter dare una guardatina ed orecchiare nelle segrete
stanze delle banche brasiliane, della Banca Centrale e sue consorelle… ma ciò che si dice
in giro è che gli interessi
torneranno a crescere a partire dal 2013 (e gli amici dell’osteria,
seri ed accigliati confermano, appostando l’ultima birra…).
Quindi, a
meno che non si abbia un’attività produttiva dove investire,
attualmente il settore immobiliario è quello più favorevole dove mettere i propri soldi in Brasile.
Acquistare
piccoli immobili (o costruirli, come il mio amico Materazzi) ed
affittarli.
Al momento
sono più richiesti gli immobili commerciali, piccoli uffici da 30,
50 mq., adatti anche studi per professionisti, medici, avvocati etc.
Quanto ci
si può ricavare? Il mio amico ci tira fuori circa, pulito pulito, il
12% annuo sul capitale investito, al netto pure della percentuale per
l’immobiliaria, tasse etc. (ma ripeto, lui se li costruisce), e gli
immobili non perdono valore accompagnando per lo meno l’inflazione.
Non si preoccupa di riscuotere l’affitto o di altre scocciature con
gli inquilini, di questo si occupa l’immobiliaria che garantisce
anche contro danneggiamenti, re-imbiancatura etc.
Quando non
costruisce non ha altre preoccupazioni e appena può scappa felice in
spiaggia per giocare con le sue amiche a fare castelli di sabbia.
Ma forse vi
ho già parlato di questo in un altro post…
Mi piace
questo elucubrare su investimenti vari, sembra quasi che abbia di
queste preoccupazioni dimenticandomi che invece al momento sono senza
una lira… spero almeno d’aver risposto esaurientemente alla
domanda del lettore Anonimus de Anonimis.
A
proposito,
adesso che ci
penso, devo
passare da
Luis per vedere
se mi
può restituire quei
mille reais che
gli ho
prestato
un anno
fa quando aveva bisogno di saldare con la banca un finanziamento………
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